
Li usiamo tutti i giorni, fin dalla prima elementare impariamo a fare calcoli e a misurare il mondo, grazie a loro. Ma da dove vengono i numeri? Quanta strada è stata percorsa da quando, secondo il mito, il dio Thot ne ha fatto dono agli antichi egizi? Come si è contato,
come si sono fatte le operazioni nel corso dei secoli, dei millenni? Quando e per che vie il sistema posizionale si è diffuso e ha scalzato quello additivo? E perché i numeri arabi (o indiani) che usiamo noi sono diversi dai numeri che usano gli arabi?
Muovendosi con disinvoltura tra l’Egitto del IV millennio a.C. e le scuole d’abbaco medievali, maneggiando pazientemente i chiodini che scorrevano sulle «calcolatrici» romane e i gettoni usati da papa Silvestro II a ridosso dell’anno Mille, percorrendo coi mercanti (e i matematici) arabi le strade fra la valle dell’Indo e il Marocco, Alessandro Magrini affronta queste e moltissime altre questioni in Nel segno di Thot, seguito ideale de Il dono di Cadmo, in cui ci ha accompagnato alla scoperta dell’alfabeto.
E anche qui aneddoti, curiosità e soprattutto la chiarezza espositiva e la passione che traspare da ogni pagina rendono godibilissimo uno studio pur così documentato. Anche qui si viaggia affascinati nel tempo e nello spazio, stupendosi delle meraviglie che l’uomo è riuscito a creare grazie a qualche segnetto inciso o scritto col gesso, col calamo, con la penna.
Magrini è studioso colto e serio, ma con il dono raro della divulgazione, che gli permette di affrontare il tema nella maniera più gradevole, alternando informazioni approfondite con aneddoti spesso imprevedibili.
Andrea Kerbaker Il Sole 24 OreCon tutte le vicende intricate che Magrini compendia con grazia, l'alfabeto è un capolavoro di ergonomia e praticità.
Stefano Bartezzaghi Il Venerdì di RepubblicaCollana: SAGGI
Numero di pagine: 224
Formato: Brossura fresata con alette
DATA: 2025-05-06
ISBN: 9791255820291
Prezzo: € 16.9