Uscire dalla trappola – Giorgio Nardone - Casa editrice Ponte alle Grazie
Abbuffarsi e vomitare, tagliarsi con una lametta o ustionarsi con una sigaretta, abusare di alcol e droghe: spesso dietro questi comportamenti, solo apparentemente autodistruttivi, si cela la trappola della compulsione, che da espediente sedativo e valvola di sfogo della sofferenza psichica si trasforma in piacere irrefrenabile. È da qui che èpossibile dimostrare come bulimia e autolesionismo, oggi sempre più diffusi fra giovani e adolescenti, non siano categorie diagnostiche distinte, bensì due facce della stessa medaglia, e che come tali vadano trattate. Gli autori sostengono la possibilità di un intervento rapido e strategico, di un modello terapeutico costruito su misura per il paziente e in grado di ribaltare la logica perversa del disturbo. Secondo l'approccio «tecnologico» discusso in queste pagine, sono le soluzioni più efficaci, elaborate «sul campo», a definire e descrivere la patologia: in altre parole, la conoscenza deriva dal cambiamento concreto nella vita del paziente, e non da un quadro teorico o statistico che si presuppone infallibile e immutabile. Accanto all'esposizione di diversi casi clinici, viene presentato un vastissimo e fantasioso repertorio di stratagemmi terapeutici messi a punto da Matthew Selekman e Giorgio Nardone, accomunati da un percorso ventennale di ricerca e intervento che rispetta la singo1arità sociale e familiare del paziente, facendo leva sui suoi talenti e sulle sue risorse, in una sintesi mai definitiva di rigore e creatività.