Diciamolo francamente, la storia degli Stati Uniti potrebbe sembrare la storia di un Paese terrorista: dalla deposizione di scomodi governi stranieri al sostegno alle dittature più repressive del mondo, dalla palese indifferenza verso il diritto internazionale alle guerre arbitrarie dalle catastrofiche conseguenze umanitarie...
Ma perché allora gli Stati Uniti vengono considerati baluardo di libertà e civiltà? Come è possibile questa dissociazione? È a domande del genere che si propone di rispondere questo ultimo libro di Noam Chomsky scritto in collaborazione con Nathan J. Robinson.
Ripercorrendo la politica estera americana, gli autori da un lato raccontano in modo vivido e inequivocabile una storia di violenze e arbitri; dall’altro mettono in luce come questo cinico esercizio del potere sia sempre stato oscurato da una mitologia di autoesaltazione che vuole gli Stati Uniti come una nazione mossa da idealismo e innocenza.
In questo momento l’umanità ha dinanzi a sé gravi crisi che minacciano il futuro della specie: la catastrofe climatica e una possibile guerra nucleare. Il comportamento che ci si attende dagli Stati Uniti è all’altezza delle
responsabilità morali dello Stato più potente nella fase più pericolosa della storia: ne va del futuro dell’umanità.
In questa sua opera definitiva, Noam Chomsky lo sottolinea con tutta la sua capacità d’analisi.
Per chiunque voglia capire di più del mondo in cui viviamo, c'è una sola e semplice risposta: leggete Noam Chomsky
New StatesmanChomsky è un fenomeno globale [...]. La voce americana sulla politica estera più letta del pianeta».
The New York TimesCollana: SAGGI
Numero di pagine: 496
Formato: Brossura fresata con alette
ISBN: 9791255820932
Prezzo: € 20