Una donna in dialogo perpetuo con sé stessa e con il mondo disegna una mappa delle sue ossessioni, del suo rapporto con l’amore e con il corpo, serbatoio di ipocondrie e nevrosi: il nuovo romanzo di Daniela Ranieri è un diario lucido e iperrealistico, in cui ogni dettaglio, ogni sussulto di vita interiore è trattato allo stesso tempo come dato scientifico e ferita dell’anima. Dalla pandemia di Covid-19 alla vita quotidiana di Roma, tutto viene fatto oggetto di narrazione ironica e burrascosa, ma in special modo le relazioni d’amore: le tante sfaccettature di Eros – l’incontro, il flirt, il piacere, le convivenze sbagliate, la violenza, l’idealizzazione, la dipendenza, l’amore puro – vengono sviscerate nello stile impareggiabile dell’autrice, un misto di strazio, risentimento, ironia impastati con la grande letteratura europea (e non solo). E forse è proprio la lingua di Daniela Ranieri il vero protagonista di questo Stradario aggiornato di tutti i miei baci, una lingua ricchissima di echi gaddiani, di irritazioni à la Thomas Bernhard, di citazioni, e allo stesso tempo inquietantemente diretta e inaudita, una lingua la cui capacità di nominare e avvicinare le cose è pari soltanto alla sua potenza nel distruggerle. Lo Stradario di Daniela Ranieri non è solo un romanzo: ha la sostanza di un corpo vivente che abita nel mondo, di una voce che avvince e persuade con la forza della grande letteratura.
Una volta c’erano in Italia giornalisti che erano anche scrittori, avevano qualcosa da dire e sapevano dirlo. Oggi ne sono rimasti ben pochi: fra loro c’è Daniela Ranieri.
Alessandro Barbero Dolce nel disincanto, feroce nella tenerezza. I suoi personaggi sono tragici, epici, comici e fragili come tutti noi. Nessuno in Italia scrive come Daniela Ranieri.
Maurizio Crosetti Potente, labirintica, pietrosa (di quelle pietre che diciamo preziose) è la scrittura di Daniela Ranieri: un impasto tra l’ingegneria di Gadda, il barocco di Bufalino, il bisturi di Kafka, il martello di Nietzsche e l’onestà silenziosa di Marco Aurelio.
Vito Mancuso Una volta c’erano in Italia giornalisti che erano anche scrittori, avevano qualcosa da dire e sapevano dirlo. Oggi ne sono rimasti ben pochi: fra loro c’è Daniela Ranieri.
Alessandro Barbero Dolce nel disincanto, feroce nella tenerezza. I suoi personaggi sono tragici, epici, comici e fragili come tutti noi. Nessuno in Italia scrive come Daniela Ranieri.
Maurizio Crosetti Potente, labirintica, pietrosa (di quelle pietre che diciamo preziose) è la scrittura di Daniela Ranieri: un impasto tra l’ingegneria di Gadda, il barocco di Bufalino, il bisturi di Kafka, il martello di Nietzsche e l’onestà silenziosa di Marco Aurelio.
Vito Mancuso Collana: SCRITTORI
Numero di pagine: 696
Formato: Libro - Brossura fresata con alette
ISBN: 9788868331665
Prezzo: € 19.8