"Nella nostra vita c'è uno stato che tutti abbiamo vissuto, la giovinezza, in cui pensiamo e agiamo in modo completamente diverso da quello che è il resto della vita". Leonardo Caffo, filosofo e scrittore, con il suo ultimo testo, "Essere giovani", si interroga sullo stato della giovinezza, che non per forza coincide con quella anagrafica, ma che nell'età trova il suo unico spazio consentito: "C'è uno stato biologico in cui ci è consentito essere giovani, in cui esserlo non è ridicolo. Un’età in cui ci è consentito sbagliare, essere completamente orientati al futuro, essere fuori dalle regole o dal dominio della moralità classica". Una riflessione che prosegue alcune idee sviluppate in precedenza, come il postumano contemporaneo, e che ne danno una nuova comprensione, più ancorata all'esperienza umana: "Se fossimo tutti quanti nello stato della gioventù, quanto sarebbe diversa la nostra società, e che vita umana seguirebbe?" - L'intervista